Ci sono piatti che hanno il profumo buono della domenica e il sapore rassicurante dei pranzi in famiglia.
Il pollo con le patate è uno di questi, una ricetta del cuore che non stanca mai e che mette d’accordo tutti, dai più grandi ai più piccini. La sua bellezza sta nella semplicità, ma come per tutte le cose semplici, il segreto per renderlo speciale sta nella cura dei dettagli e in un piccolo trucco che si tramanda in cucina: un buon bicchiere di vino bianco usato per la cottura. Non un vino qualsiasi, ma uno secco e profumato come il Vermentino, capace di ammorbidire le carni del pollo e di creare un sughetto saporito e irresistibile.
È un piatto genuino e completo, che ha anche il grande pregio di essere naturalmente senza glutine, perfetto per accogliere a tavola i propri cari senza preoccupazioni.
La scelta degli ingredienti
Per un risultato che sappia di buono, come si suol dire, bisogna partire da una spesa fatta con amore. Si scelga un pollo di buona qualità, magari ruspante, dalle carni sode e saporite, e delle patate a pasta gialla, che sono le migliori per rimanere compatte in cottura. Ma l’ingrediente che darà la marcia in più al piatto è il vino. Un Vermentino, che sia sardo o ligure non importa, è l’ideale perché è secco, ma allo stesso tempo ricco di profumi floreali e agrumati che si sposano benissimo con la carne bianca. Non serve una bottiglia costosa, ma un vino di qualità farà la differenza. Una volta i vini buoni si andavano a cercare direttamente dal contadino, oggi per fortuna è più semplice; su ottime enoteche online si trovano tanti Vermentini eccellenti e si può ricevere tutto comodamente a casa.
Altri ingredienti che serviranno sono: olive taggiasche, farina di riso, aglio, olio, sale e pepe.
Una preparazione semplice
La preparazione è davvero semplice ed è perfetta anche per chi non ha molta dimestichezza ai fornelli.
- Si taglia il pollo in pezzi non troppo piccoli. Un piccolo segreto per una pelle più croccante, senza usare farina di grano, è quello di passare leggermente i pezzi di pollo in un velo di farina di riso, che aiuterà a creare una doratura perfetta.
- Si prende poi una casseruola capiente, di quelle pesanti che tengono bene il calore, e si fa scaldare un generoso giro d’olio extra vergine d’oliva con un paio di spicchi d’aglio “vestiti”, cioè lasciati con la loro buccia e appena schiacciati, e un rametto di rosmarino. Si adagiano i pezzi di pollo e li si fa rosolare a fuoco vivace, girandoli su tutti i lati finché non saranno ben coloriti. Questa è un’operazione importante, perché sigilla la carne e mantiene i suoi succhi all’interno.
- A questo punto, si toglie l’aglio e si aggiungono le patate, pelate e tagliate a spicchi, facendole insaporire per qualche minuto nel fondo di cottura del pollo. È il momento del tocco magico: si alza la fiamma e si sfuma con un bicchiere di Vermentino. Si sentirà subito un profumo meraviglioso invadere la cucina. L’acidità del vino pulirà il fondo della casseruola, raccogliendo tutti i sapori, mentre l’alcol evaporerà.
- Si aggiunge una manciata di olive taggiasche, si regola di sale e di pepe, e si abbassa la fiamma al minimo. Si copre con un coperchio e si lascia cuocere lentamente per circa 40-50 minuti. La cucina, si sa, non ama la fretta: una cottura dolce renderà il pollo tenero da staccarsi dall’osso e le patate morbide e piene di gusto.
- Negli ultimi minuti, si può togliere il coperchio per far asciugare un po’ il sughetto e renderlo più cremoso. Una volta pronto, si lascia riposare il pollo per qualche istante prima di servirlo ben caldo, accompagnato dal suo delizioso fondo di cottura.
Per completare l’opera, si porta in tavola lo stesso Vermentino usato per cucinare, servito fresco. La sua freschezza e i suoi profumi saranno l’abbinamento perfetto, capace di pulire il palato e di esaltare ogni boccone.